Consorzio Farmaceutico Intercomunale

L’angolo del farmacista

Pletismografia: prevenire l’insufficienza venosa in farmacia
di dott.ssa Giulia De Filippo (Baronissi)


Con l’arrivo della bella stagione molte persone lamentano gonfiore ai piedi e alle caviglie, senso di pesantezza e calore alle gambe, formicolii, crampi, prurito e dolori, soprattutto di notte. Tutto ciò può dipendere da una diminuita capacità delle vene di far tornare il sangue al cuore, causata o da una perdita di elasticità dei vasi o dal cattivo funzionamento delle valvole posizionate al loro interno, indispensabili per contrastare la forza di gravità che si oppone alla risalita del flusso sanguigno dal basso.
L’insufficienza venosa è, appunto, un disturbo della circolazione caratterizzato da un ritorno difficoltoso di sangue dalle estremità al cuore. Nelle nostre farmacie è possibile effettuare un test non invasivo, semplice, veloce ed efficace per prevenire i problemi circolatori: la pletismografia. L’esame dura solo pochi minuti e viene condotto mediante la semplice applicazione di sensori adesivi che, collegati ad un Pletismografo a riflessione, permettono di valutare il Tempo di Riempimento Venoso (Refilling time), cioè il tempo impiegato dal sangue a tornare nel polpaccio dopo che un movimento forzato ne ha causato il momentaneo svuotamento.
In pratica il paziente, comodamente seduto, effettua otto semplicissime dorsoflessioni del piede facendo perno sul tallone, così da permettere lo svuotamento della vena. Una volta terminato l’esercizio il paziente rimane altri 35-40 secondi a riposo, per permettere il riempimento venoso. Il risultato è espresso in secondi di Tempo di Riempimento (RT refilling time). In soggetti normali l’RT è uguale o maggiore di 25 secondi; in condizioni patologiche è tanto più basso quanto più grave è l’insufficenza venosa. L’esame dura complessivamente 4-6 minuti.

 

Acqua micellare, un toccasana per la pelle
della dott.ssa Giulia De Filippo (Baronissi)

La detersione è il primo passo per la cura della pelle del viso, un momento di fondamentale importanza per ottenere i massimi benefici dai trattamenti successivi. I minuti da dedicare alla beauty routine, però, sono sempre pochi. Ecco allora una soluzione smart: l’acqua micellare, ottima sia per struccare che per detergere quotidianamente il viso.
Le acque micellari puliscono in profondità senza intaccare la barriera idro-lipidica del derma, difesa naturale della nostra pelle dalle aggressioni esterne, ed hanno anche azione tonificante. Insomma, un prodotto multitasking. Le acque micellari sono realizzate attraverso un processo di formulazione speciale che vede molecole di tensioattivi raggrupparsi in micelle (agglomerati sferici) all’interno di una soluzione completamente acquosa. Le micelle, una volta a contatto con la pelle, si ‘aprono‘ per catturare, inglobare e rimuovere le impurità, come un gomitolo che ingloba lo sporco, rimuovendolo poi delicatamente.
L’acqua micellare scioglie e rimuove il make up (anche waterproof) da occhi, bocca e pelle del viso, detergendo al contempo in profondità. Ne consegue, quindi, che basta un solo prodotto per ottenere una pulizia completa del viso.
Il mio consiglio: anche se non è previsto il risciacquo vaporizzare acqua termale per mantenere la giusta idratazione e conservare una pelle fresca e luminosa a lungo.

 

Autoanalisi del sangue in farmacia: niente fila, niente attesa per un test rapido ed indolore…
della dott.ssa Adalgisa Marandino (Capaccio 1)


L’ analisi del sangue è un esame semplice ed indolore che fornisce informazioni utili sul nostro stato di salute. E’ buona norma effettuare il test periodicamente, almeno una volta all’anno, a scopo di prevenzione. Talvolta, per mancanza di tempo o semplicemente per pigrizia, tendiamo a rimandare, senza sapere che molte patologie possono spesso essere asintomatiche e celarsi subdolamente senza manifestarsi.
Se fino a qualche tempo fa bisognava recarsi, necessariamente, presso un laboratorio di analisi per effettuare il prelievo del sangue oggi, con l’AUTOANALISI, è possibile eseguire l’esame anche in farmacia. Bastano poche gocce di sangue capillare, prelevate dal polpastrello, che risultano sufficienti per effettuare molte delle analisi comunemente prescritte dai medici.
Eseguire l’autoanalisi del sangue in farmacia comporta una serie di vantaggi:
– Rapidità dell’esecuzione del test.
Non si rischiano code per prenotare l’esame. I risultati sono disponibili in pochissimi minuti e vengono consegnati subito al cliente (non occorre ritornare per ritirarli).
– Semplicità di esecuzione.
Le gocce di sangue vengono inserire in un apposito apparecchio, che fornisce in pochissimo tempo i risultati, visibili sul display.
– Attendibilità e sicurezza degli esiti.
La procedura garantisce la massima accuratezza ed attendibilità dei risultati.
In molte delle farmacie comunali del circuito C.F.I. è disponibile l’innovativo apparecchio CR400 che consente la valutazione dei seguenti parametri per lo screening delle più diffuse patologie:
– Colesterolo totale – Colesterolo HDL – Colesterolo LDL – Trigliceridi
– Glicemia – Emoglobina glicata
– Emocromo
– Got e Gpt

 

Il rischio della cattiva “aderenza alla terapia”
del dott. Gabriele Simioli (Scafati 5)


Quando il medico o il farmacista, ognuno per le proprie competenze, prescrive o consiglia l’assunzione di un farmaco o di un integratore, è sempre presente il rischio della cattiva “aderenza alla terapia”, intesa come un uso sbagliato di quello specifico preparato farmaceutico nelle dosi, nei tempi e qualche volta anche nell’appropriatezza.
Il farmacista, per il suo contatto costante con i pazienti, sta diventando sempre più la figura di riferimento per facilitare la corretta aderenza alla terapia. Soprattutto per soggetti anziani e in poli-terapia diventa importante organizzare un diario giornaliero in cui è specificata l’ora e la tipologia di farmaco da assumere.
Utili risultano, spesso, anche i cosiddetti porta-pillole a più scomparti in cui è possibile segnare l’ora della somministrazione.
Con l’avvento dei farmaci equivalenti al vantaggio del risparmio si è aggiunto lo svantaggio del confezionamento, che spesso è del tutto simile anche per farmaci ad indicazione completamente diversa tra loro.
Anche la conservazione dei farmaci gioca un ruolo cruciale nella gestione della terapia: è importante non conservarli in ambienti potenzialmente umidi (come bagno e cucina) dove lo sviluppo di vapore acqueo ne può alterare le caratteristiche; è bene, infine, ricordare che i preparati in confezioni “multi – dose” (sciroppi, gocce, flaconi multi – dose, ecc.) hanno una scadenza che va calcolata in circa 3 – 4 mesi dall’apertura della confezione, perché il contatto con l’aria non ne garantisce più la necessaria sterilità.
Il consiglio del farmacista, in tutti questi casi, può essere risolutivo e aiutare il paziente ad ottenere il massimo successo terapeutico.

 

Gli uomini e la pelle del viso
del dott. Gabriele Simioli (Scafati 5)

Chi l’ha detto che la cura della pelle va intesa solo “al femminile”?
È indubbio che la pelle maschile sia molto diversa da quella femminile:
più spessa, maggiormente elastica, più resistente e con un sistema pilifero molto più sviluppato.
Inoltre i maschi sudano di più per l’abbondante presenza di ghiandole esocrine, in particolare nella zona ascellare e plantare. Per gli uomini la rasatura comporta a sua volta dei problemi.

Alcuni semplici suggerimenti:
– Seppur l’invecchiamento cutaneo è più lento rispetto alle donne, anche per gli uomini è consigliabile una buona crema anti-rughe e contorno occhi; allo stesso modo, durante l’esposizione al sole estivo e invernale, sono adatte creme e stick labbra con foto-protezione;
– Per facilitare la rasatura è utile applicare, una o due volte a settimana, una crema esfoliante che oltre a rimuovere le cellule morte è un’ottima arma di prevenzione per la formazione di peli incarniti;
– La rasatura vera e propria va preparata, invece, la sera prima applicando una crema ad effetto idratante e protettivo, specifica per il proprio tipo di pelle;
– Siamo ora pronti per la rasatura: inumidiamo la pelle con acqua calda prima di iniziare, in modo tale da dilatare i pori e facilitare il taglio del pelo;
– Per finire, un dopobarba ad azione tonificante completerà la rasatura e ci consentirà di affrontare le sfide della giornata con una pelle tonica e luminosa.

 

Il farmaco è….maschio!
del dott. Gabriele Simioli (Scafati 5)

La nuova frontiera della ricerca sui farmaci è la cosiddetta “farmacologia di genere”. Si tratta di quella branca della ricerca farmaceutica che tiene conto delle differenze metaboliche che esistono nei due sessi.
Fino a pochi anni fa la sperimentazione sull’efficacia dei farmaci veniva effettuata su modelli farmacologici e su campioni di pazienti per la stragrande maggioranza maschi: possiamo affermare senza ombra di dubbio che in Farmacia ancora persiste un armamentario farmaceutico calibrato quasi esclusivamente sul genere maschile! Basti pensare alle grandi trasformazioni che interessano il metabolismo femminile (cicli ormonali, gravidanze) per comprendere come uno stesso farmaco assunto da un maschio e da una femmina, possa in realtà avere diversa efficacia. Proviamo a considerare alcune differenze:
– il pH gastrico e la motilità intestinale, che influenzano la rapidità e il completo assorbimento dei farmaci orali, sono ridotti nelle donne rispetto agli uomini e variano durante i cicli ormonali;
– le sostanze coinvolte nella trasformazione dei farmaci che assumiamo (gli enzimi) variano tra uomini e donne, per cui cambia la permanenza in circolo di un principio attivo nei due sessi:
– la dimensione del corpo, che nelle donne è in genere minore, influenza la distribuzione di un farmaco;
– la funzionalità renale, che presiede all’eliminazione dei farmaci, si riduce notevolmente con l’età più negli uomini che nelle donne
Oltre ad influenzare lo spostamento del farmaco nell’organismo, la differenza di genere incide anche sull’efficacia di alcune classi di farmaci: molti ormoni sessuali, notoriamente presenti in quantità diverse nei due sessi, influenzano l’azione e sono responsabili di effetti collaterali diversi, a seconda che il farmaco sia assunto da un uomo o da una donna.
Sono maturi i tempi in cui le lotte per i diritti delle donne trovino spazio anche nella ricerca farmacologica…

Ultimo aggiornamento

8 Febbraio 2022, 17:07